Il massiccio del Pasubio “vestito di nuvole” in una mostra pittorica al Toaldi Capra

Il massiccio del Pasubio “vestito di nuvole” in una mostra pittorica al Toaldi Capra

L\'Eco Vicentino

Il massiccio del Pasubio “vestito di nuvole” in una mostra pittorica al Toaldi Capra

 

Omar Dal Maso

20 Ottobre 2020(aggiornato il 20 Ottobre 2020 19:34)

Una delle opere esposte, con il Pasubio “vestito” di nuvole

Il Pasubio, una delle montagna-simbolo dell’Altovicentino e della Grande Guerra 15-18, visto, vissuto e disegnato dal pennello di “Charlie“, artista poliedrico che ha ritratto i paesaggi d’incanto offerti dal massiccio. Opere esposte a Palazzo Toaldi Capra nel centro storico di Schio, a partire da sabato 24 ottobre, dopo l’inaugurazione che avrà luogo proprio sabato pomeriggio alle 17.30. L’ingresso sarà libero. Una mostra intitolata “Le vesti del Pasubio” che si può intendere come una vera e propria dedica alle Piccole Dolomiti, e in particolare a quei luoghi silenti e solenni che fanno da cornice al percorso storico delle 52 Gallerie del Pasubio.

Un’esposizione temporanea che racconta di un massiccio di rocce e boschi avvolto nelle sue meravigliose vesti, tra nubi e luci mistiche che riportano alla memoria la sacralità di un luogo che fu teatro di Guerra. Charlie, con i suoi dipinti a olio su tavola, infatti, racconta anche la storia dei giovani che sul Pasubio hanno sacrificato la propria vita in nome della libertà. Artista romano anche di nascita oltre che di nome di battesimo,

“L’intento è quello di far divenire l’opera catalizzatore di un’intima reazione che possa dare gioia e rivelare mistiche presenze di luce conducendo “oltre” il pubblico – dicono i curatori della mostra -. Nel suo lavoro Charlie si perde e si identifica tra soggetto, oggetto e sentimento in un vortice di atmosfere sconosciute che prima di mostrarsi agli occhi sono visibili solamente nella mente o nelle profondità dell’essere dell’autore”.

Ai dipinti di Charlie, al secolo Romano Cialimbruschi, inoltre, si aggiungono alcune opere del maestro Sei Rossi, uno dei “ragazzi del 99”. Quadri che raccontano momenti di vita e luoghi del dopoguerra. La mostra, a ingresso libero che rientra nei progetti selezionati dal bando cultura 2020 del Comune di Schio, è aperta fino al 1 novembre con orario di accesso dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19.30 e sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Per informazioni o per visite guidate contattare Raffaello Rossi al numero 347.9385876.

La locandina della mostra a Schio

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